mercoledì 28 novembre 2012

Gnocco Sfogliato


Da bambina, ogni volta che andavo a Finale volevo sempre comprarla.
Era una delle cose che più mi facevano impazzire..molto più della cioccolata e delle Nutella.
Soprassedevo anche al mio "odio" per il formaggio pur di mangiarla.
E' chiamata anche torta degli ebrei, ma noi usiamo chiamarla SFOGLIATA.
Un prodotto assolutamente artigianale che potete trovare soprattutto nei locali che vendono pizza al taglio oppure nelle pasticcerie.
Si dice che venga consumata soprattutto nel periodo freddo sarà per le sue proprietà caloriche :) ma fidatevi, riuscirete a trovarla anche nei mesi più caldi!

Fa la sua comparsa intorno al '600 nella comunità ebraica di Finale-Emilia e giunge fino a noi grazie ad una versione rivisata che risale alla metà del 1800.
Ogni anno, essa, viene per così dire festeggiata nell'annuale "Festa della Sfogliata" che ricorre solitamente il giorno 8 e 9 dicembre..ovviamente a Finale-Emilia.
Durante questa festa potrete gustare questa meraviglia sorseggiando, come da tradizione, il liquore locale: l'anicione.

Non è sicuramente un prodotto per chi vuole rimanere in linea.. tra gli ingredienti principali troverete: strutto, burro e formaggio.
Ma fidatevi è qualcosa di meraviglioso!

Il nostro gnocco sfogliato nasce da una rivisitazione di questo prodotto locale: rivisitato perchè appare più leggero quindi meno grasso ma rivisitato soprattutto perchè la sua lavorazione richiede molto meno tempo.
Il sapore, però, ricorda in toto quello della sfogliata.
La ricetta originale della sfogliata la potrete trovare quì nel blog "In cucina mi rilasso".
L'ho scoperto per caso ma me ne sono subito innamorata...ci sono tantissime ricette interessanti..ve lo consiglio!!


Ingredienti
600gr di farina 0
25gr di lievito di birra
3 cucchiai di olio
acqua frizzante QB
50gr di Lardo di ottima qualità
Grana-Panado di ottima qualità QB
Burro QB

Procedimento
Sulla spianatoia versate farina,lievito sbriciolato ed olio. Aggiungete acqua quanto basta a rendere l'impasto omogeneo.
Continuate ad impastare per 10/15 minuti ovvero fino a quando l'impasto non sarà diventato liscio.
Formate una palla e lasciatela riposare al caldo, coperta da un canovaccio umido, per circa due ore ovvero fino a che non sarà raddoppiata di volume.
Trascorso questo tempo, impastate di nuovo il vosro panetto e dividetelo in 5-6 palline di ugual peso.
Con l'aiuto di un mattarello stendete le vostre palline(formate una sorta di gnocchino) di uno spessore piuttosto sottile,un paio di millimentri.
Sopra ad ogno gnocchino aggiungete del lardo(circa 10gr) ed una generosa quantità di grana.
A questo punto assemblate il vostro gnocco sfogliato: posizionate ogni gnocchino sopra all'altro. 
Posizionato l'ultimo, piegate il gnocco a metà quindi stendeto (leggermente) con il mattarello.
Ora ungente il gnocco con il burro e lasciate nuovamente riposare per un'ora dopodichè infornate a 180° per 45 minuti.
Sfornate e mangiate caldo!!

*Una volta divenuto freddo il gnocco può essere surgelato,vi consiglio di scaldarlo una volta scongelato.
*Non ho aggiunto sale alla ricetta poichè il lardo e il grana rendono sufficientemente salato il vostro gnocco.


 Con questa ricetta partecipo al contest


Jennifer






venerdì 23 novembre 2012

Rose di mele


Anche oggi ricetta super veloce, ideale per la colazione o la merenda.
Certo non originale, vista e rivista in tantissimi blog, io l'ho trovata l'anno scorso sul forum di cucina  che frequento e di cui vi ho parlato anche in altre occasioni (prendendo spunto dalle modifiche di Danita), che dire, me ne sono innamorata subito...si fa un figurone con pochissimo sforzo, con ingredienti che facilmente abbiamo sempre in casa e ideali in caso di ospiti improvvisi, magari servendole con una crema inglese calda.
 
Ingredienti
un rotolo di pasta sfogli rettangolare
2mele gialle non troppo grandi
1/2bicchiere di uvetta o gocce di cioccolato
1 noce di burro
zucchero di canna
rum(o un altro liquore, io ho messo grappa alle prugne)
cannella
limone
 
Sbucciare le mele, tagliarle a fettine abbastanza regolari e metterle in acqua e limone per evitare che scuriscano. Sciogliere il burro con due cucchiai di zucchero a fiamma bassa, aggiungere le mele scolate, l'uva passa fatta rivenire in acqua calda e due dita di grappa, ho fatto sfumare bene l'alcool e cotto fino a quando le mele non si sono ammorbidite un po'.
Srotolare la pasta e ricavarne delle striscie di circa 3cm per il senso della lunghezza, allineare le fettine di mela sulla parte superiore della pasta, aggiungere l'uvetta o il cioccolato, ripiegare la pasta libera sulle mele e arrotolare su se stessa la striscia in modo che fuoriesca la parte superiore delle nostre fettine di mela; cospargere di zucchero e infornare a forno preriscaldato a 180° fino a cottura della pasta.
 

Con questa ricetta partecipo al contest di "Morena in cucina"

Anna :)




mercoledì 21 novembre 2012

Nidi di pasta all'ortica con speck e philadelphia



Fra poco più di un mese sarà Natale, ed è arrivato il momento di pensare cosa proporre ai nostri commensali durante questi periodi di festa.
Questa piatto nasce da un'elaborazione di una ricetta che mi è stata suggerita (grazie :)), ho voluto renderla più elegante, adatta a un pranzo o cena festivi, utilizzando questo tipo di pasta, che ho scoperto da poco ma che mi ha veramente stupito per il gusto delicato, e presentandola a nido monoporzione dopo una breve gratinatura in forno!
Ho optato per ma monoporzione poichè la trovo maggiormante indicata per questo tipo di ricorrenze, dove si sa, le portate sono molte di più rispetto a normali pranzi/cene quindi permette di non appesantirsi troppo e anche visivamente si presenta meglio di una semplice porzione ridotta.

Oltre alla versione monoporzione ho provato a farne anche dei piccoli finger food, della dimensione di un cioccolatino, da servire a un buffet.
Proprio con questo formato partecipo al contest di "Scorribande in cucina"
Ingredienti (per 4porzioni)
80gr di speck a listarelle
2 panetti di philadelphia da 80gr l'uno
1cucchiaio di olio
150gr di tagliolini all'ortica
1/2 bicchiere di latte
grana
sale
pepe
(olio e pane gratuggiato per i pirottini)

La ricetta è veramente velocissima, per prima cosa ci prepariamo tutto il necessario quindi accendere il forno a 200°, portare a bollore l'acqua per la pasta e se non avete degli stampi da muffin di silicone spennellare degli stampini usa e getta con un goccio d'olio e rivestirli di pan grattato.
In una padella antiaderente rosolare lo speck con l'olio, metterlo da parte e nella stessa padella scigliere i panetti di philadelphia aiutandovi con il latte: deve risultare una crema abbastanza liquida, soprattuto, se come nel mio caso, utilizzate una pasta che assorbe molto i liquidi.
Cuocere la pasta al dente, scolarla e amalgamarla bene alla crema di philadelphia e speck, aiutandovi con un mestolo e una forchetta formare i nidi e posizionarli all'interno degli stampi, spolverizzare di grana e infornare fino a doratura.

Per il finger food ho seguito lo stesso procedimento, mettendo i "mini nidi" di tagliolini all'interno di stampini in silicone per fare i cioccolatini e una volta sformati li ho posizionati nei pirottini di carta.

ps: naturalmente merita anche con una classica pasta fresca all'uovo o secca.

Anna :)






lunedì 19 novembre 2012

Ravioli al radicchio verde


Ogni lunedì, puntualmente, mi dimentico di andarla a prendere.
Me lo ricordo solo a metà o fine settimana...peggio ancora, me lo ricordo la settimana dopo!
Anche se così, con un giro solo, ne porto a casa due! ;)
Solitamente appena porto a casa il volume de "La Cucina Italiana" lo consegno subito nelle mani di mia nonna..e a proposito di nonna, ve lo avevo detto che il 1° Dicembre festeggia 50° di Matrimonio?!
E ve lo avevo detto che ci stiamo organizzando per creare una torta degna di un Cake Designer?!

Bè insomma dicevo, ogni volta il volume finisce in primis nelle mani sagge ed esperte di mia nonna.. 
Se lo guarda,se lo studia, si segna le ricette e le prova...
E infine mi "tocca" assaggiarle!;)
Settimana scorsa ho recuperato il volume sulla pasta ripiena e al forno..... ci sono idee veramente eccezionali! Tra queste, mia nonna, ha selezionato per me, ma anche per voi, questa FAVOLOSA ricetta.
Il sapore è delicato e se seguirete il nostro accorgimento (vedi asterisco) eliminerete anche il gusto amarognolo del radicchio.
Successo assicurato.
Unica pecca?! Fare la pasta! Però vedrete che ne vale veramente la pena...
Ottimo primo della nostra,appena trascorsa, domenica..
Grazie nonna! ;)

Visto che sono in vena di ringraziamenti, colgo l'occasione per partecipare al Giveaway dell' Arabafelice .
La ringrazio perchè ogni volta che leggo il suo blog, anche se è una giornata orribile, anche se sono stanca, anche se non sono felice, grazie a lei ritrovo il sorriso! Rido da sola davanti al pc per interi minuti (per fortuna non c'è mai nessuno a guardarmi!)
La ringrazio perchè le sue ricette:
Sono originali perchè ti permettono di sfornare una torta con un ingrediente che pensavi di poter solo bere: la coca cola!
Sono magiche perchè non ti fanno sporcare la ciotola, non ti fanno usare una marea di  ingredienti che puntualmente non ho mai in casa.
Sono una garanzia, e fidatevi ormai le ho provate quasi tutte e se le seguite alla lettera vedrete che successo!;-)

La ringrazio perchè se non esistesse bisognerebbe inventarla.. e non è una frase fatta è una realtà!
Ps partecipo per il set Happy Birthday....chissà magari riuscirò ad usarlo sulla mia torta di compleanno :-p


Ingredienti (per 4 persone)
Per la pasta
200gr di farina
1 uovo
3 tuorli
sale
Per il ripieno e il condimento
250gr di radicchio verde
100ml di vino rosso
50gr di cipolla
30gr di ricotta
20gr di uvetta (io l'ho omessa)
10gr di mandorle tritate
1 tuorlo
burro e salvia QB

Procedimento
Prepariamo la pasta: lavoriamo a lungo la farina con l'uovo,i tuorli e un pizzico di sale. Otterrete una pasta omogenea ed elastica che faremo riposare per 30 minuti avvolta in un foglio di pellicola.
Intanto prepariamo il ripieno: * soffriggiamo la cipolla a tocchetti con un filo di olio ed il vino. Unite il radicchio mondato e sfogliato, il sale e il pepe.
Lasciate stufare per circa 10 minuti, poi spegnete e tritate con un coltello. Aggiungete la ricotta,il tuorlo e le mandorle quindi mescolate bene.
Con l'apposita macchina stendiamo la pasta in sfoglie sottili e ritagliate dei dischetti di circa 5 cm.
Distribuite il ripieno all'interno dei vostri ravioli quindi piegateli a mezzaluna.
A questo punto cuociamo in acqua salata i nostri ravioli, scoliamoli al dente e saltiamoli in padella con burro aromatizzato con alcune foglie di salvia.
Spolverizziamo con parmigiamo e serviamo!


*Per togliere il sapore amaro del radicchio vi consiglio di stufarlo da solo buttare l'acqua di cottura, quindi saltarlo in padella con la cipolla,l'olio e il vino.

Jennifer


venerdì 16 novembre 2012

Gratin di zucca con pancetta e grana

Non si è "veri chef" se non si mette del proprio, se spesso non si stravolgono le ricette.
Questo antipasto, o entrées se preferite, nasce proprio dall'estro di uno chef.
Parlando di zucca e piatti a base di zucca (per il menù di zucca de La Vecchia Osteria), mi sono ricordata del gratin di zucca e formaggio fuso che faceva mia madre.
Nonostante fosse una ricetta (ricetta...più che una ricetta era un accostamento di due ingredienti) banale, riscuoteva sempre un certo successo. Il sapore della zucca assieme a quello del formaggio fuso era una vera scioglivolezza.
Sicuramente anche allo chef la ricetta sarà parsa un po' troppo banale e, forse, anche per questo ha deciso di PIMPARLA! ;)
Il risultato è stato fenomenale...l'accostamento zucca-pancetta croccante-grana è strepitoso ;)
Come spesso accade, dalle ricette stravolte nasce sempre qualcosa di buono e diverso.

La sera in cui è stato "partorito" questo tortino, purtroppo, non sono stata in grado di assaggiarlo..
L'ho dovuto riprepare a casa, occasione buona per condividerlo anche con voi!;)

Ingredienti (per 4 gratin)
300gr Zucca
100gr Pancetta 
Grana QB
Aceto balsamico

Procedimento
Cuociamo la zucca a 180° per circa un'ora. Sforniamola e lasciamola intiepidire.
Riempiamo un coppa pasta con della zucca (in alternativa si possono usare i contenitori di alluminio) spolveriamo con del grana ed avvolgiamo il nostro "tortino" con la pancetta. 
Diamo una generosa spolverata di grana ed inforniamo a 180° per 15 minuti ovvero fino a che la pancetta non si sarà abbrustolita.
Serviamo caldo e su un letto di aceto balsamico.



Jennifer


martedì 13 novembre 2012

Mini cheesecake con ricotta siciliana


Come vi avevo già preannunciato, il mio incontro con la cucina siciliana, è stato ricco di nuove scoperte.
Prima tra tutte la ricotta siciliana..parlo della ricotta dolce, quella già zuccherata, utilizzata per la preparazione di numerosi dolci siculi.
Se parliamo di ricotta e soprattutto se parliamo di Sicilia,uno dei dolci che non possiamo non menzionare, è sicuramente lui: il cannolo siciliano.
Composto da una croccante cialda di pasta fritta e ripieno di ricotta dolce, è la specialità più conosciuta della cucina Siciliana, anzi forse dovrei dire trapanese.....visto che la cena di cui vi parlavo aveva come tema la cucina di Trapani!
Per tutta la sera, i cuochi e gli aiuto cuochi, sono stati ben attenti alla quantità di pietanze da servire ad ogni singolo commensale.

Un tipico proverbio delle mie zone recita "Mei roba vanza che roba manca" ovvero, in parole povere: è meglio che ci sia qualcosa in più che qualcosa in meno... 
E quando i commensali sono ben 180 (o forse erano 190?! chissà perchè i numeri non sono mai quelli che ti riferiscono ad inizio serata!), non si può proprio sbagliare! 
Ci sarebbero stati spargimenti di sangue, liti per i piatti, grida ed urla se mai , anche solo un commensale fosse rimasto senza la sua portata... o se mai, disgraziatamente, il suo piatto fosse stato meno "ricco" degli altri...
Ma questo succede comunque,sempre e di continuo...purtroppo, a queste cene, nonostante le portate siano tante (in questo caso si trattava di 6 portate), c'è sempre qualcuno insoddisfatto..o qualcuno che, senza nemmeno ascoltare ciò che gli stai portando, ti aggredisce affermando che: "Questa portata non è suffciente" "E' troppo poco!" 
E ogni singola volta mi verebbe da dire: ma aspetta di aver finito!

Sembrano sempre persone che ritornano da anni ed anni di guerra..anni senza aver consumato un pasto!
Sembrano i tipici bambini piccoli che vogliono tutta ma proprio tutta la pappa che la mamma o la nonna ha cotto! Ecco sì, mi ricordano proprio mio cugino di anni: 6!
Se poi,però, gli dici anche solo: "Guardi se vuole,dopo, può fare il bis!"... allora lì, proprio in quel momento, si placano, si distendono, si rilassano e smettono di ROMPERE! =)

Bè insomma ora che avete capito come spesso funziona in questi numerosissime cene, avrete anche capito che il nostro tipico detto calza a pennello.
Anche in questa occasione sono rimaste parecchie pietanze tra cui: cous cous, pesce fresco e ricotta.
Ho dovuto fare l'immane sforzo di portarmi a casa quel kilo di ricotta..e ho dovuto pensare anche a cosa farne! E da "tutto quel pensare" è nato questo dolce..
Semplice... perchè non volevo "rovinare" il gusto di questa favolosa ricotta...
Veloce... perchè avevo poco tempo a disposizione....





Ingrediendi (6 mini porzioni)
100gr Biscotti secchi
80gr Burro
100gr Ricotta zuccherata SICILIANA
Gocce di cioccolato QB

Procedimento
Sciogliamo il burro a fuoco lento e lasciamolo raffreddare. 
Quando sarà freddo incorporiamo i biscotti tritati finemente. 
Versiamo la base di biscotto all'interno degli stampini (per me in silicone) 
e poniamo in forno per 10 minuti a 180°.
Sforniamo e lasciamo raffreddare.
Quando la nostra base sarà fredda, versiamo al di sopra la ricotta siciliana e le gocce di cioccolato.
Poniamo in frigo per 3 ore, dopodichè sformiamo e serviamo.



Con questa ricetta partecipo al contest

Jennifer

domenica 11 novembre 2012

Coppa al mascarpone con amaretti e pesche


Malanni quasi terminati: rimane solo da combattere la tosse... poi sarò, nuovamente, sana come un pesce! Finalmente potrò ritornare alle mia routine..
Dopo quasi due settimane, forse, riuscirò a tornare in palestra! Ne sento veramente il bisogno.. 
Soprattutto ho proprio bisogno di riprendere il mio amato pilates..un tocca sana per la mia schiena,perennemente, dolorante. 

Nonostante l'influenza ho comunque continuato a lavorare e produrre. 
Proprio venerdì scorso, durante un servizio, ho potuto assaporare la tipica cucina SICILIANA.
Sono riuscita, finalmente, assaggiare i famosi cannoli siciliani.. 
Sarò onesta: quando mi spiegavano come erano fatti, rimanevo piuttosto perplessa...ero convinta che mai, un dolce del genere, mi sarebbe potutto piacere...con la ricotta poi.....
E invece.. Si dice che cambiare idea sia sinonimo di intelligenza. Non dico di esserlo, ma posso affermare ad alta voce, di essermi completamente ricreduta! ;)
E a proposito di ricotta siciliana, a breve vedrete come l'ho utilizzata per un dolce semplice, veloce e gustosissimo!

La ricetta di questa coppa mi è stata suggerita dal mio "ricettario vivente": mia zia! :)
Veloce, facile e low cost..come un tiramisù!

Ingredienti (per 6 coppe)
750gr di mascarpone
125gr di zucchero a velo
4 uova
Amaretti e Pavesivi QB
 Pesche sciroppate

Procedimento
In una ciotola versate il mascarpone, i tuorli e lo zucchero a velo. Utilizzando un frullino mescolate bene gli ingredienti per 5 minuti, ovvero fino a quando il mascarpone sarà cremoso.
A parte montate gli albumi ed incorporateli, lentamente, al mascarpone.
Utilizziamo il succo delle pesche sciroppate per bagnare i pavesini; posizioniamoli sulla base della nostra coppa, ricopriamo con mascarpone, amaretti e pesche sciroppate.
Continuiamo gli strati fino a quanto non avremo finito gli indredienti.
Poniamo in frigo per un paio di ore.



Jennifer

mercoledì 7 novembre 2012

Ciambellone con cannella e arance

Dopo più di una settimana,come milioni di italiani, combatto ancora contro l'influenza...
Nonostante la debolezza, gli starnuti, la tosse, l'otite e chi più ne ha più ne metta, continuo imperterrita nella mia quotidiana sperimentazione.
Avevo voglia di fare un dolce che rispecchiasse l'autunno..un dolce che avesse sia i colori ma anche i sapori di questo periodo dell'anno.
Per ottenere questo risultato ho, ancora una volta, stravolto una ricetta. 
Sono partita dalla ricetta di un plumcake con cannella e prugne, per arrivare ad un soffice e saporito ciambellone all'arancia e cannella.
Un dolce dal profumo inebriante.....


Ingredienti
4 uova
 Farina "00" 250gr
 Burro ammorbidito 150gr (più una noce per imburrare la teglia)
Zucchero a velo 180gr
Arance 3
Cannella 1 cucchiaio (raso)
1 pizzico di sale
Mezzo bicchiere di latte
Una bustina di lievito



Procedimento
Con l'aiuto di un frullino, lavoriamo a crema il burro con lo zucchero a velo e un pizzico di sale per 10 minuti.
Una volta ottenuta la crema, incorporiamo le uova, una alla volta, facendo attenzione a non aggiungere il successivo se il precedente non sarà stato perfettamente amalgamato. 
Uniamo quindi la farina setacciata, il lievito e il cucchiaio di cannella.
Tagliamo a pezzetti le arance e amalgamiamole al composto.
Imburriamo ed infariniamo lo stampo per ciambelloni quindi versiamo il composto. 
Livelliamo ed aggiungiamo l'arancia tagliata a fettine sottili.
Inforniamo a 180° per 30-40 minuti a forno ventilato.
Spegniamo il forno e lasciamo il nostro ciambellone all'interno ancora per 5 minuti. 
Togliamo dal forno e facciamo raffreddare. Una volta freddo spolverizziomolo con zucchero a velo e serviamo.

PS E' ottimo come dolce per la colazione, ma anche un sublime dessert, magari accompagnato da una crema.

Con questa ricetta partecipo al contest

Al Contest

Infine al Contest 


domenica 4 novembre 2012

Panini al latte con pancetta e grana


Mai gettare gli avanzi: Regola numero 1.
Utilizza in modo creativo le risorse: Regola numero 2.
Rivisita la ricetta e "metti del tuo": Regola numero 3.

Pochi e semplici regole a cui, rigorosamente, mi attengo.
Ogni volta che leggo una nuova ricetta, tento sempre di stravolgerla, di rivisitarla.
La ricetta di oggi prende spunto da ognuna di queste tre Regole.
Partendo dal principio........
Intenta a prepare un'interessante piatto con la zucca (di cui a breve vi darò la ricetta) mi accorgo di aver comprato troppa pancetta.
Partendo dal presupposto che manco si poneva il problema della regola numero uno, ovvero del buttare dell'ottima pancetta, penso a come utilizzarla in modo creativo.
Avevo voglia di prepare del pane....
Inizio a sfogliare diverse ricette con risultati insoddisficenti.........
fino a che non mi soffermo sulla ricetta de "Paninetti al latte".
Semplici panini, troppo semplici, dovevano essere corretti...magari con quella famosa pancetta.
E perchè non aggiungere anche un poco di grana?!
Eccola quì; anche la regola numero 3 applicata con immenso successo.

Questi panini sono una vera e propria goduria per il palato..
Buonissimi mangiati anche da soli.....
La ricetta appartiene, come sempre ormai, al volume 5 de "La cucina italiana".

Ingredienti
Preparato per pane 500gr
Farina "0" 250gr
Latte 250ml
Burro 30gr
Lievito di birra 25gr
Sale 15gr
un pizzico di zucchero
2 tuorli
sale 9gr
Pancetta e Grana QB



Procedimento
In una ciotola lavorate con la frusta la farina 0, il latte a 30° e 5gr di lievito sbriciolato. Otterrete un composto liscio. Copritelo con un coperchio e lasciatelo riposare al caldo per 12 ore. Questo composto prende il nome di poolish.
Impastate il poolish con il preparato per pane, il burro ammorbitido, i 20gr di livito (sbriciolato) e un tuorlo. Aggiungete quindi il pizzico di zucchero e i 9gr di sale, lavorate l'impasto per 5-6 minuti.
Copritelo con un canovaccio umido e lasciate lievitare per 1 ora.
Impastate nuovamente il vostro composto e ricavate circa 30 porzioni uguali.
A questo punto stendete (di uno spessore sottile) la pasta e cospargetela con pancetta e grana quindi arrotolate la pasta su se stessa.
Lasciate lievitare i vostri panini, in un luogo caldo e coperti da un canovaccio, per almeno 45minuti.
Una volta lievitati potete decidere di cospargere la sommità con il tuorlo ed aggiungere semi di sesamo, di finocchio o sale. Io ho preferito lasciarli al naturale.
Infornate a 180° per 15-20minuti, ovvero fino a che la sommità non sarà ben dorata.
Sfornate e gustate.

PS i panini sono ottimi anche il giorno seguente, io consiglio di scaldarli qualche minuto nel forno.

Jennifer

venerdì 2 novembre 2012

Pane alle olive...

...e un "Regalo da Tiffany"
 


«Trovati una donna che sappia prepararti il pane»
 
Anche questa ricetta è stata preparata per partecipare al contest di "Grembiule e presine", è tratta dal libro "Un regalo da Tiffany" di Melissa Hill.
Un romanzo basato sugli equivoci dove due uomini, in viaggio a New York si recano nella famosa gioielleria per acquistare un regalo per le rispettive fidanzate, e a causa di un'imprevisto i due pacchetti vengono scambiati mettendo in moto una serie di avvenimenti che porteranno ad un finale del tutto inaspettato (la trama può sembrare scontata, ma la fine vi farà restare sorpresi!).
Questo pane ha un ruolo fondamentale ai fini della narrazione, viene preparato da Terri, coopropietaria assieme all'amica, e protagonista principale, Rachel di un ristorante italiano a Dublino: lo "Stromboli", sfondo di numerose parti del libro.
 
“Il pane, come il vero amore, richiede tempo, dedizione, mani forti e amorevoli, e pazienza; vive, crescendo e giungendo a maturazione solo nelle circostanze più perfette.
Se l’acqua è troppo calda, uccide il lievito; se è troppo fredda, il lievito non è stimolato a far crescere l’impasto.
Senza zucchero sufficiente, il lievito muore, lasciando il pane piatto e senza vita; se l’aria non è abbastanza umida, il lievito potrebbe non convincere il pane a sviluppare tutto il suo potenziale.”


Ingredienti
300gr di farina (io ho fatto 200gr di manitoba e 200gr di farina 00)
12gr di lievito di birra
1cucchiaino raso di miele (o 2/3gr di malto)
sale
2cucchiai di olio d'oliva
50gr di olive denocciolate
acqua frizzante a temperatura ambiente

Fare il lievitino sciogliendo il lievito in un poco di acqua calda e amalgamarlo con una parte della farina(2 3cucchiai) e far lievitare, un un luogo caldo, fino a quando non raddoppia di volume.
Setacciare le farine, aggiungere il sale, l'olio, il lievitino e impastare il tutto aggiungendo l'acqua in quantità tale da permettervi di raggiungere un composto non troppo appiccicoso e lavorarlo bene fino a quando non diventa liscio ed elastico.
Far lievitare per circa un'ora, sempre al caldo (io l'ho messo in un recipiente coperto con un canovaccio all'interno del forno preriscaldato al minimo, 30/35° e poi spento), trascorso questo tempo amalgamare le olive lavorando la pasta velocemente e darle la forma che preferite, filoncini, panini o come nel mio caso, tipo pane in cassetta cuocendolo all'interno di uno stampo da plumcake e lasciare riposare per altri 45 minuti.
Cuocere a forno preriscaldato a 200° per circa 40minuti (regolatevi con il vostro forno), avendo l'accortezza di porre alla base del forno un pentolino pieno d'acqua in modo da creare una giusta umidità all'interno del forno stesso.
 
Con questa ricetta partecipo al contest di Elisa
Anna :)


 
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